Il Museo della Pubblicità di Rivoli Torinese

Costituito nel 2002 dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con l’acquisizione delle raccolte RAI Sipra, il Museo della Pubblicità raccoglie oggi oltre 2000 manifesti e bozzetti originali e circa 30.000 campagne tra spot televisivi, pubblicità stampa e affissioni.

Il Museo presenta il fenomeno della pubblicità con particolare riferimento ai linguaggi artistico-espressivi e relative influenze sul contesto sociale e di costume, alla cultura legata al mondo dell’impresa e alle strategie di comunicazione.

Il Museo della Pubblicità

Il 26 marzo 2002 il Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli ha inaugurato il nuovo Dipartimento Comunicazione Pubblicitaria, interamente dedicato alla pubblicità e alla sua storia – recitava il post di Maria Cristina Strati su exibart.com – E’ un’iniziativa coraggiosa e originale, che vuole rendere conto del mutato ruolo della pubblicità all’interno del mondo sfaccettato e multiforme della creatività e della comunicazione contemporanea, prendendo in considerazione il rapporto in costante espansione tra arte contemporanea e media. Ma è soprattutto il riconoscimento del ruolo decisivo che la pubblicità oggi riveste nella nostra cultura, anche artistica e visiva.

La collezione raccoglie oltre 2000 manifesti e bozzetti originali, dagli anni ’30 agli anni ’80, che rappresentano una preziosa testimonianza artistica e culturale della produzione italiana.

La raccolta della RAI, già di proprietà della Sipra, è costituita in gran parte dalle donazioni della famiglia di Dino Villani (di cui avevamo già parlato), di quella di Severo Pozzati in arte Sepo, di quella del cartellonista Nico Edel e comprende lavori di artisti quali Dudovich, Cassandre, Armando Testa, Gino Boccasile e manifesti dell’Ente Nazionale Italiano per il Turismo e di altri enti pubblici di varie epoche. Oltre ai celebri Caroselli divenuti testimonianza del costume italiano, il materiale audiovisivo della collezione comprende, spot per il cinema e la televisione tra cui la raccolta completa dei film pubblicitari premiati ai Festival Internazionali di Cannes e Venezia dal 1954.

Su Artribune è apparso nel 2014 Un Carosello al Castello di Rivoli. Rinasce il Museo della Pubblicità.

La Mediateca del Museo della Pubblicità

La Mediateca, gestita attraverso un software avanzato sviluppato dalla RAI, raccoglie e rende fruibile il meglio della creazione pubblicitaria italiana e internazionale. A oggi il Museo della Pubblicità ha raccolto di circa 30.000 campagne tra spot televisivi, pubblicità stampa e affissioni che rappresentano il periodo dai primi anni Cinquanta sino ai giorni nostri.

Di queste, circa 8.000 sono state schedate e inserite nel software di gestione. Nella selezione sono compresi circa 2.000 Carosello, con i personaggi che hanno contribuito a creare l’immaginario collettivo italiano dagli anni Cinquanta agli anni Settanta. Fra questi lo storico spot Martini & Rossi “düra minga…” per la neonata televisione italiana, interpretato da Ernesto Calindri e Franco Volpi; Paolo Panelli nelle vesti di Ercolino per gli spot della Crema Bel Paese Galbani o le réclame del Caffè Paulista di Armando Testa con Caballero e Carmencita. Gli anni successivi presentano spot più brevi ma incisivi come quello con un’assertiva Catherine Deneuve per la Lancia Delta LX “oui, je suis Catherine Deneuve” sino alle pubblicità Levi’s con la celebre Be My Baby delle Ronettes.

Fanno parte del materiale consultabile i vincitori dei Grand Prix e dei Leoni al Festival della Pubblicità di Cannes dal 1954 al 2008. Tra queste campagne si segnalano alcune ad alto valore sociale, per la difesa dell’ambiente, la prevenzione dall’AIDS, la sicurezza stradale.

Nel campo delle affissioni, è disponibile la serie completa delle campagne Benetton “United Colors”, molte delle quali firmate da Oliviero Toscani e tutte le campagne e iniziative di comunicazione – quali il progetto Look of the City – per i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006.

Come si accede alla Mediateca

La consultazione avviene tramite postazione computer con l’assistenza del personale del museo. Per il pubblico è consentita negli orari di apertura del Museo; per studenti e ricercatori, su prenotazione, dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00.

Le mostre del Museo della Pubblicità

Tra le mostre presenti sul sito web del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea ci sono Manifesti. Passioni e Sentimenti. Sessant’anni di pubblicità e propaganda nella collezione di manifesti Dino Villani – Teche Rai (qui un vecchio post) e Armando Testa, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.

Informazioni: castellodirivoli.org/museo-della-pubblicita

Immagine: Arturo Brachetti presta il volto per il ritorno in video del Digestivo Antonetto via CHI È CHI 

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