I consigli di stile di Anna Venere per professioniste e imprenditrici del digital marketing

Quando il brand è una persona, un professionista o un consulente di digital marketing, oltre alle capacità entrano in gioco anche aspetto, abbigliamento e quello che potremmo definire il personal branding outfit.

Il Personal Brand è la ragione per la quale clienti, partner o datori di lavoro decidono di scegliere noi anziché i nostri concorrenti.

Il nostro abbigliamento è in grado di raccontare quello che ci rende unici e inconfondibili, memorabili, ed è parte di una buona strategia di comunicazione.

Per costruire un’identità capace di connettersi efficacemente con il nostro pubblico, dovremmo fare in modo che tutti gli elementi capaci di parlare di noi siano coerenti tra loro. Ecco allora i consigli di stile di Anna Venere, la consulente d’immagine a cui mi sono affidata per migliorare il mio personal branding outfit e di cui leggo ossessivamente il blog Moda per Principianti.

Le scelte di moda giuste per differenziarsi

In un mondo sempre più competitivo, lavorare sulla propria immagine e il proprio personal branding outfit aiuta a distinguersi e a essere ricordati.

Anna, quali sono i primi elementi su cui lavori, con le tue clienti?

Le prime cose su cui lavoriamo sono la sicurezza e la confidenza con il proprio corpo.

I vestiti possono aiutare in tal senso, ma siamo noi per primi a dover mettere in discussione alcune credenze, cioè che in un corpo diverso da quello di una modella non ci sia qualcosa di sbagliato e da nascondere.

Analizzare la forma del corpo aiuta la cliente in 3 aspetti fondamentali:

  1. riconoscimento corporeo: invece di pensare all’immagine che ha di se stessa, sempre peggiore di quella attuale o alle parti che non le piacciono, guardiamo al complesso, riconoscendone anche i pregi;
  2. legittimazione della differenza dei corpi: invece di sentirsi sbagliata perché non corrisponde a uno standard, scopre che esistono diversi modi per avere un corpo e che nessuno dovrebbe essere considerato meglio dell’altro;
  3. capacità di padroneggiare alcuni segreti: le parti che non piacciono si possono minimizzare, non perché sbagliate, ma per poterle guardare con meno acredine. E tutto questo valorizza la sua fiducia.

Questi primi tre aspetti aumentano tantissimo l’autostima, il che si riflette immediatamente sul lavoro.

L’immagine più adatta per fare networking

Per gli imprenditori e i lavoratori autonomi, iuna strategia du personal branding è essenziale per costruire una base di clienti, ottenere fiducia e competere efficacemente nella stessa nicchia di mercato.

Apparire positivi e coerenti, scegliendo l’abbigliamento adatto può inoltre aiutarci a stabilire relazioni professionali significative con persone che condividono i nostri stessi interessi e obiettivi.

Pensi ci siano capi e accessori indispensabili per definire l’identità di una professionista che opera nel digital marketing?

Non esiste mail un look “che va bene per tutte”. La scelta cambia in base a come siamo, caratterialmente ed esteticamente. Però sicuramente ci sono tre cose che non andrebbero dimenticate:

  • lo stereotipo del cliente nell’immaginare la nostra professione, lui/lei cosa si aspetta? Non dobbiamo assecondarlo in pieno ovviamente, ma rimarrebbe stupito/a nel trovare un’artista in tailleur grigio o una consulente finanziaria con i cargo pants verde oliva e il maglione a trecce. L’abbigliamento ha una connotazione caratteriale, quindi ci si aspetta precisione ma anche innovazione;
  • la nostra immagine coordinata, se ne abbiamo una, come libere professioniste: se il nostro sito e biglietto da visita sono arancione e verde prato mentre noi vestiamo solo di nero, qualcosa stona. L’immagine coordinata deve parlare di noi e viceversa;
  • I capi che più ci fanno sentire forti, che potrebbero non coincidere con lo stereotipo né con la nostra immagine coordinata, ma le tre cose vanno armonizzate.

Comunicare la propria unicità attraverso l’outfit

Il personal brand può essere utile tanto nella ricerca del primo impiego che nelle fasi avanzate della nostra carriera, attirando l’attenzione di datori di lavoro o selezionatori, aumentando le possibilità di ottenere l’opportunità desiderata.

Anche curare la propria immagine attraverso un outfit coerente può offrire opportunità impreviste.

Quanto influisce la scelta dell’abbigliamento per un photo shooting finalizzato a comunicare la propria immagine online?

Anche la scelta dell’abbigliamento per uno shooting deve racchiudere gli aspetti già citati in precedenza e, naturalmente, valorizzarci.

Sarebbe triste dover fare le foto con un camice celeste, perché quello è il colore deciso a tavolino, se poi ci fa apparire spente e con le occhiaie. Purtroppo lo “stonato” si nota molto e a livello inconscio può rendere sospettosi i nostri interlocutori.

Un altro aspetto fondamentale è scegliere capi che in particolare armonizzino con il viso, quindi evitando ad esempio ruches voluminose se il nostro viso è affilato, oppure modulare altri aspetti se vogliamo ottenere un’immagine decisa, se abbiamo occhi grandi e delicati, rendendoli maggiormente grintosi con il makeup.

Nulla dovrebbe essere lasciato al caso, e purtroppo a volte lo è perché molte professioniste non lavorano abbastanza sulla consapevolezza del proprio corpo e della propria immagine.

Conclusioni

Il Personal Branding è una strategia di differenziazione precisa e opportunamente strutturata, che ti permette di identificare e chiarire i tuoi obiettivi, comunicare con il tuo pubblico e fissare la tua immagine nella mente degli interlocutori migliori.

Anna Venere è una consulente d’immagine un po’ particolare: aiuta le donne a risolvere i problemi nascosti nel loro armadio, insegnando loro a vestirsi in base alla propria forma del corpo, a ritrovare i propri pregi, minimizzare i difetti e imparare ad amarsi così come sono.

Ringrazio Anna per questo guest post, in cui ha raccolto tanti suggerimenti di valore che possono guidarci nella scelta dell’outfit migliore per il nostro personal brand e nella gestione della nostra immagine professionale.

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