Il Personal Brand di Babbo Natale. Come un’icona festiva costruisce la sua presenza online
Il Natale è una stagione di gioia, festa e tradizione. Al centro di questa festività c’è una figura riconoscibile in tutto il mondo: Babbo Natale. Cosa accadrebbe se decidesse di gestire il proprio personal brand online? Come costruirebbe la propria presenza digitale per rimanere al passo con i tempi?
Babbo Natale, un’icona senza tempo
Babbo Natale è uno dei personaggi più iconici e riconoscibili al mondo. La sua immagine rotonda e allegra, il cappello rosso e bianco, la lunga barba bianca e la risata contagiosa lo rendono immediatamente identificabile.
La sua figura è conosciuta con nomi diversi in tutto il mondo e ha una lunga storia che si è evoluta nel corso dei secoli, mescolando leggende, tradizioni e personaggi storici.
La rappresentazione di Babbo Natale, chiamato Santa Claus oppure Father Christmas nei paesi anglofoni, è una combinazione di diverse influenze culturali.
Sebbene non ne abbia creato direttamente l’immagine moderna, Charles Dickens ha contribuito a definire l’atmosfera del periodo natalizio e influenzato l’evoluzione dell’iconografia.
La radice storica può essere fatta risalire a San Nicola di Myra, un vescovo cristiano del IV secolo vissuto nell’attuale Turchia. Si racconta che ritrovò e riportò in vita tre fanciulli, e che per questo fosse considerato il Protettore dei bambini. L’appellativo Santa Claus deriva invece da Sinterklaas, il nome olandese di San Nicola.
Un punto di svolta è avvenuto nel 1931, quando l’artista Haddon Sundblom ha creato una serie di illustrazioni per una campagna pubblicitaria della Coca-Cola. Queste immagini hanno contribuito a definire l’immagine moderna di Father Christmas come un uomo robusto, allegro, con un abito rosso e bianco, e a renderlo una figura popolare e iconica a livello globale.
Curiosità [vedi al fondo dell’articolo] È vero che prima dell’intervento di Coca-Cola, il costume di Babbo Natale era verde anziché rosso?
Creare un Brand online
La dimora segreta di Santa Claus
Il primo passo sarebbe creare una forte presenza online. Father Christmas potrebbe iniziare con la registrazione di un sito web che funga da quartier generale digitale, magari La dimora segreta di Santa Claus (o un Comando, come in Arthur Christmas). Questo sito potrebbe includere una biografia, la storia dei suoi fedeli elfi e le avventure vissute durante la notte della Vigilia di Natale.
Il Villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi, in Lapponia, Finlandia, potrebbe essere coinvolto in attività di co-branding o come sponsor del progetto.
Il sito potrebbe includere un Ufficio Postale interattivo a cui i bambini di tutto il mondo possano scrivere e ricevere risposte personalizzate. Questa interazione online non solo coinvolgerebbe i bambini, ma contribuirebbe a rafforzare il brand di Santa Claus come una figura attiva e vicina al suo pubblico.
Curiosità [vedi al fondo dell’articolo] Oggi Babbo Natale ha un sito web?
Social Media
La slitta virtuale di Father Christmas
Babbo Natale potrebbe poi ampliare la presenza online attraverso i social media.
Creare account ufficiali su piattaforme come Meta, YouTube e TikTok, oltre a Snapchat, Reddit e Pinterest, gli consentirebbe di condividere momenti speciali della vita al Polo Nord, come la preparazione dei regali o l’addestramento delle renne.
L’uso di hashtag specifici come #SantaClausLife o #NorthPoleMagic potrebbero contribuire a creare una community online attorno al suo brand.
Inoltre, potrebbe utilizzare Storie e Reel per offrire uno sguardo dietro le quinte durante la notte di Natale. Immagini o brevi video delle sue tappe in giro per il mondo creerebbero un senso di connessione e avventura con il pubblico.
Curiosità [vedi al fondo dell’articolo] Il legame tra il NORAD e Babbo Natale
Elfi moderni
Influencer e brand ambassador
Il personal brand di Babbo Natale potrebbe beneficiare di collaborazioni selezionate.
Gli elfi moderni potrebbero essere i suoi ambasciatori digitali, condividendo il proprio lavoro quotidiano e coinvolgendo il pubblico attraverso video divertenti.
I collaboratori più esclusivi potrebbero essere le otto renne ufficiali: Fulmine, Ballerina, Saltarellino, Freccia, Cometa, Cupido, Tuono e Lampo. Il primo influencer sarebbe di certo Rudolph, la renna dal naso rosso.
Questa strategia aggiungerebbe una dimensione umana alla figura di Père Noël, e ne amplificherebbe ulteriormente la portata online.
Grinch* virtuali
Gestione della reputazione online
Come qualsiasi altro personaggio pubblico, Santa Claus dovrebbe essere consapevole della gestione della propria reputazione online.
Potrebbe affrontare eventuali controversie o critiche con saggezza e simpatia, rimanendo fedele alla sua immagine positiva e incoraggiante.
La trasparenza e la coerenza nella sua comunicazione online saranno cruciali per mantenere la fiducia del pubblico.
*Il racconto del Dr. Seuss è diventato un classico della letteratura natalizia ed è stato adattato a diversi media, inclusi speciali televisivi animati, film e almeno un adattamento cinematografico con attori in carne e ossa. Il personaggio del Grinch è oggi un simbolo del potere del perdono, della redenzione e della gioia del Natale.
Il nuovo Babbo Natale 2.0
Una strategia di personal branding può senz’altro contribuire a mantenere vitale l’immagine di questo personaggio nel cuore delle persone.
Con il presidio di nuovi sistemi di comunicazione globali e veloci, personali e reciproci, in strettissima relazione tra di loro, Babbo Natale potrà evolvere in una figura ancora più vicina al pubblico globale, pronta ad affrontare le sfide del mondo digitale.
Santa Claus rappresenta un esempio suggestivo di personal branding e offre diversi elementi che possono essere collegati alle best practices.
In sintesi, è utile per illustrare i principi chiave del branding e dimostrare come una figura pubblica e allo stesso tempo iconica possa gestire la propria presenza online per rimanere rilevante e amata in un contesto moderno.
Babbo Natale continuerà a portare gioia e felicità, mentre la sua magia strapperà un sorriso virtuale a tutti coloro credono nell’incanto di questa stagione.
Curiosità, è vero che prima dell’intervento di Coca-Cola, il costume di Babbo Natale era verde anziché rosso?
No. La tradizione di rappresentare Babbo Natale con l’abito rosso ha radici antecedenti alla campagna pubblicitaria del Novecento. Come menzionato in precedenza, la rappresentazione moderna di Santa Claus ha varie influenze culturali e tradizionali.
L’immagine di Babbo Natale con un abito rosso e bianco, una folta barba bianca e un aspetto allegro era già diffusa in molte rappresentazioni artistiche e popolari prima della campagna pubblicitaria della Coca-Cola.
L’azienda ha certamente contribuito a consolidare questa immagine e a renderla unica, attraverso la sua campagna pubblicitaria.
La scelta di vestire Babbo Natale con l’abito rosso è probabilmente derivata dalla tradizione europea, tra cui la figura di Father Christmas in Inghilterra e Saint Nicholas in altre parti del continente, che già indossavano abiti rossi e bianchi ben prima dell’avvento della Coca-Cola.
Curiosità, oggi Babbo Natale ha un sito web?
Attualmente, non esiste un sito web ufficiale di Santa Claus. Durante la stagione natalizia molte realtà commerciali creano pagine o spazi online dedicati, per coinvolgere il suo pubblico e diffonderne il messaggio.
Uno di questi è Segui Babbo Natale di Google, che offre una serie di attività interattive, giochi e storie durante tutto il mese di dicembre.
Father Christmas è una figura di fantasia e le iniziative online che coinvolgono la sua immagine sono create per divertimento e intrattenimento. Molti genitori e insegnanti incoraggiano i bambini a partecipare a queste attività online per creare un’atmosfera allegra e coinvolgente durante le festività natalizie.
Curiosità, il legame tra il NORAD e Babbo Natale
Con l’avvento di Internet, sono stati rilasciati alcuni siti che permettono ai bambini e agli adulti interessati di seguire simbolicamente via radar il percorso di Babbo Natale, ma l’intento di seguire le gesta di Santa Claus è di molto antecedente.
Tutto ebbe inizio nel dicembre del 1955, quando un annuncio su un giornale locale degli Stati Uniti indicava un numero telefonico per parlare direttamente con Father Christmas. Per un errore di stampa, il numero riportato apparteneva alla linea di sorveglianza aerea del CONAD – Continental Air Defense Command, il predecessore del NORAD – North American Aerospace Defense Command.
Quando la linea venne chiamata, il colonnello Harry Shoup, militare di turno quella sera, rispose. Inizialmente pensò a uno scherzo, poi si rese conto che la persona dall’altro capo del filo stava davvero cercando di parlare con Babbo Natale. Per divertire i bambini, decise di fornire loro informazioni sul suo viaggio dal Polo Nord.
Da quel momento, statunitensi e canadesi hanno approntato un programma congiunto di monitoraggio di Santa Claus, che ora è disponibile sul sito web del comando della difesa aerea.
Allo stesso modo, molte stazioni televisive locali danno conto ai propri telespettatori della sua posizione, facendolo seguire dai propri meteorologi.
Foto di Samuel Holt su Unsplash
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