Come creare un Curriculum Vitae di successo

Archiviate tensioni e aspettative per la discussione della tua tesi, esaurito l’entusiasmo per il conseguimento della laurea, trascorso anche il periodo di riposo per rimetterti in pari con attenzione ed energia, ti trovi proprio adesso alle prese con la stesura del tuo nuovo curriculum vitae.

Alcuni, magari per uno stage finalizzato ad accumulare crediti formativi, ne avranno già scritto uno riferito alla propria carriera universitaria. Ma quello che ti aspetta riguarda la presentazione di una candidatura lavorativa. A questo proposito.

Ti sei domandato perché creare un curriculum vitae di successo?

Conosciuta l’opera di Simon Sinek ho rivisto la formula delle mie lezioni sul branding e dei miei post, mettendo al primo posto le ragioni per le quali facciamo determinate scelte. Conoscerle ci permette di identificare un obiettivo e definire i passaggi strategici necessari a realizzarlo.

Lo stesso approccio si può adattare alla stesura della tua candidatura.

Forse hai già identificato un certo numero di offerte di lavoro, selezionato le aziende più prestigiose del settore e isolato le tue skill più specifiche.

Ottimo lavoro davvero. Se però il demone del dubbio si è insinuato nella tua mente (es. sarà questo l’approccio corretto oppure no) eccomi, sono qui per condividere con te alcuni spunti operativi. Indipendentemente dalle tue capacità, dovresti sempre tenere a mente questi due aspetti:

  • Inserisci solo le informazioni pertinenti all’offerta o alla posizione lavorativa per la quale hai deciso di presentare la tua candidatura.
  • Inserisci solo le informazioni pertinenti all’azienda alla quale ti stai rivolgendo.

Come creare il curriculum vitae perfetto?

Parlando di strumenti e modelli, ti basterà fare una rapida ricerca online per identificarne di ottimi, come Canva, Cv Wizard o Europass.

Se cerchi di più, continua a leggere.

Utilizzando uno dei più noti tool per l’analisi della SEO ho notato che l’intento principale della ricerca sui motori di ricerca associata al termine curriculum vitae è compilare curriculum vitae e scaricare gratis curriculum vitae.

Comprensibile. Ma non certo strategico.

Ti chiarisco meglio il concetto: a nessuna azienda seria interessa davvero chi sa fare poco di tutto. Questa strategia non è una strategia. Sembra offrire maggiori opportunità, ma equivale ad ammettere di non possedere alcuna skill specifica.

Inserire le sole informazioni pertinenti alla posizione per la quale ti candidi e all’azienda alla quale ti rivolgi dimostra invece che hai dedicato tempo e attenzione all’offerta, l’hai compresa e dichiari il tuo interessamento perché possiedi le abilità richieste o perlomeno sei appassionato di quello specifico settore, ambito o strumento. Questa decisione si rivelerà vincente anche per il tuo personal brand.

Il Personal Branding applicato al curriculum

Che cosa significa? Sarai tu stesso a scegliere come posizionarti sul mercato e a comunicarlo agli altri, che impareranno ad associare il tuo nome e la tua immagine a quelle specifiche capacità. Benissimo quindi.

Ma, se nel corso degli anni cambiassi idea? Tutto tempo sprecato?

Anche in questo caso sento di poterti tranquillizzare. Ricorda che qualsiasi strategia di personal branding richiede anni.

Almeno cinque interi anni di costanza, senza distrazioni. Ma potrai sempre permetterti di tornare sui tuoi passi, cambiando percorso e ricominciando da capo senza dovertene vergognare. Perché il mercato del lavoro cambia in fretta, così come le priorità e le esigenze di ciascuno.

Ti consiglio anzi di domandarti spesso se quello che hai scelto ti soddisfa.

Ricorda, deve soddisfare te, non tanto le persone che hai intorno. Trovare subito la propria strada è poco realistico.

L’esperienza di cui si parla nelle offerte di lavoro deriva proprio da questo: sbagliare e sperimentare soluzioni semplici o creative ai problemi che incontrerai sul lavoro. Esattamente il contrario di quanto ci viene insegnato sui banchi di scuola.

Ricapitolando: un curriculum vitae di successo ti permetterà di distinguerti dagli altri candidati che aspirano alla tua stessa posizione lavorativa.

Gli errori da evitare comunque (anche nel valutare l’offerta)

Quando arriva il momento di rispondere a un’offerta di lavoro potresti pensare (sbagliando) di doverti affrettare così di battere sul tempo la concorrenza. Questo particolare approccio può portare a commettere errori molto comuni, tra cui:

  • Errori di ortografia, grammatica e sintassi
  • Troppe informazioni, specie se non sono pertinenti
  • Formattazione scorretta o trascurata

Anche gli studenti che necessitano di crediti extra per completare il proprio percorso di studi o migliorare la propria media, entrano in contatto con realtà lavorative più o meno grandi tramite l’istituto formativo o i professionisti esterni, che come me affiancano i docenti di ruolo in Scuole pubbliche o private.

Indipendentemente dalla tipologia di esperienze maturata durante il tuo periodo accademico o dell’urgenza che hai di laurearti o di impiegarti, potresti comunque essere scartato a causa di semplici disattenzioni come quelle elencate sopra.

Gli ex studenti, in genere con una media alta, possono invece essere contattati per colloqui conoscitivi in azienda a poche settimane dalla fine degli studi.

Queste richieste in particolare riguardano di solito figure junior da inserire come dipendenti in organico per un tempo limitato, con una o più opzioni di rinnovo, part-time o full-time, in presenza, smart working o modalità mista.

Difficilmente un’azienda ti proporrà a freddo un contratto a tempo indeterminato. Questo perché in ogni rapporto è importante conoscersi. Come puoi essere certo di inserirti in modo soddisfacente in quella specifica azienda?

Potrebbe anche capitarti di essere spaventato dal livello tecnico richiesto. Sarai o meno capace di usare bene quegli specifici strumenti, tool personalizzati o macchinari? Poniamo che tu conosca correttamente il pacchetto Office o quello Adobe, i prodotti Google o quelli specifici del tuo settore: entrerà comunque in gioco un altro universo, quello della vita in azienda.

Ciascuna è differente: esistono ambienti formali, altri meno rigidi, professioni con regole ferree rispetto al dress-code e altri no. Ci avevi pensato?

Tornando indietro di qualche riga, un periodo di prova non indica necessariamente una sconfitta, ma solo un passo onesto per tutti, nella giusta direzione.

Il curriculum vitae giusto per te

Il mio consiglio è stabilire subito i tuoi obiettivi. Porti le domande giuste, coerenti con le tue esigenze materiali e professionali. Ecco qualche esempio:

  • Puoi davvero permetterti di aspettare l’occasione giusta, l’azienda e la posizione lavorativa più vicina alla professione che sogni?
  • Aspiri a un posto fisso o ti attira l’idea di collaborare con realtà diverse? 
  • Hai l’opportunità di investire il tuo tempo facendo esperienze differenti, per imparare come funziona il mondo del lavoro? 
  • Che cosa sei disposto a fare per raggiungere i tuoi obiettivi? 
  • Ti interessa più l’imprenditoria, oppure il mondo delle non profit?

Sono interrogativi che probabilmente emergeranno nel corso degli anni.

In questo post, indipendentemente dai tuoi bisogni, intendo guidarti nella costruzione di un curriculum vitae finalizzato ad ottenere un primo colloquio conoscitivo in azienda, anche se a settimane o mesi dall’invio, senza che la tua proposta venga scartata o archiviata alla prima occasione.

Come rendere interessante il tuo curriculum

Spoiler ovvero cosa devi sapere prima. Tutte le aziende, grandi e piccole, private o pubbliche, ricevono decine di candidature anche senza la presenza di posizioni aperte. Sappi che chi sceglie questa strategia spera in un colpo di fortuna.

Nella realtà, queste candidature vengono archiviate e subito dimenticate. La sola eccezione sono i colloqui aperti, pianificati in caso di specifiche necessità, quando andati deserti o troppo deludenti.

Lo stesso vale per i saloni che mettono in contatto diretto le aziende che cercano personale e i candidati in cerca di prima occupazione.

Per applicare la strategia di personal branding al tuo curriculum vitae:

  • Tieni monitorate le aziende che ti interessano attraverso i loro canali, le piattaforme social e gli eventi di settore.
    Se lo ritieni opportuno imposta un Google Alert per ciascuna.
  • Quando si aprono le candidature, personalizza il tuo curriculum vitae. Riduci l’elenco delle tue skill, evidenzia solo quelle più pertinenti alla posizione e all’azienda, rimandando tutto il resto al tuo profilo social, meglio se LinkedIn, a un portfolio creativo online o a un sito web personale.

Questa è la chiave vincente. L’errore che ho visto commettere più spesso dai neolaureati è farsi prendere dal panico (oddio, non ho esperienza) come è normale che sia. Chi si occupa di Risorse Umane è consapevole che chi ha appena concluso il proprio percorso di studi ha moltissime nozioni teoriche e poca esperienza.

Ciò che potrebbe far spiccare davvero il tuo curriculum vitae tra gli altri sono una lettera di accompagnamento pertinente e un profilo LinkedIn ben curato.

Gli esaminatori possono scartare un candidato con una lunga lista di competenze dichiarate solo sulla carta, a favore di una presentazione sintetica ma efficace.

Può accadere persino che l’azienda accetti di valutare la candidatura di una figura junior per una posizione più alta, se questa è in grado di sostenere una conversazione tecnica convincente.

Ancora uno spunto. Quando sei davvero determinato a lavorare per una specifica azienda, cerca di rintracciare nome e cognome della persona che valuterà la tua domanda e indirizza a lui o a lei personalmente la candidatura.

Infine, se è richiesta una fotografia, investi parte del tuo budget per un buon servizio fotografico e documentati preventivamente: l’impresa o il settore in cui lavorerai potrebbe richiedere un abbigliamento specifico (come un completo o un tailleur) o al contrario andrà benissimo qualcosa di semplice e pulito.

Ricorda che sul lungo periodo, la verità emergerà comunque. Sarai più felice rispettando la tua natura, anziché regole aziendali o valori che non condividi.

Conclusioni

L’obiettivo di questo post è farti comprendere come il personal branding possa essere utile nel definire, agli occhi dei tuoi interlocutori, potenziali datori di lavoro o clienti, l’elemento che ti differenzia rispetto agli altri candidati o concorrenti.

Quindi, vediamo ancora i punti chiave di un curriculum vitae efficace:

  • Non inserire tutto. Evidenzia le sole abilità richieste per la candidatura e rimanda il resto a un profilo online (social o web).
  • Non candidarti a tutte le posizioni disponibili, ma solo a quelle che ti interessano davvero e spiega le ragioni per le cui l’azienda dovrebbe scegliere te.

E ricorda, che tu stia cercando il primo impiego o nuove opportunità professionali, avere un buon curriculum vitae da presentare è fondamentale. In bocca al lupo 🙂

Foto di Luca Bravo su Unsplash

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