Beni Culturali Storico-Artistici, 5 domande suggerite da TritticoDelleDelizie (1a parte)
Edi Guerzoni, nota anche come tritticodelledelizie, ha commentato il post dedicato all’evento Musei e Nuove Tecnologie lasciando intendere di avere parecchie domande da farmi. Così ci siamo risentite e stabilito di cominciare da quelle riportate di seguito.
Qual’è il percorso di studi più indicato per chi vuole lavorare nel settore culturale?
Il settore culturale è davvero molto ricco di opportunità e occasioni (anche inaspettate) da cogliere, nonchè quello in cui, come te, ho sempre ambito lavorare. A questo proposito, ti racconto la mia esperienza in poche parole:
Ho una formazione artistica di tipo classico: disegno a mano libera, copia dal vero, anatomia umana. Ho frequentato il liceo artistico e poi un istituto di design, diplomandomi in illustrazione. Mi sono avvicinata all’arte contemporanea solo durante l’ultimo anno di università, collaborando con un noto museo locale. Ho scritto la tesi sul mio primo iMac e imparato ad usare i rudimenti del PC presso un’agenzia di servizi, dove mi occupavo di comunicazione. Con le conoscenze informatiche acquisite lì mi sono proposta all’ente presso cui lavoro oggi, che poi mi ha aperto le porte all’intera rete museale piemontese. Nel frattempo sono esplosi i social network, sui quali opero da qualche tempo.
Evidentemente, non è ancora finita 😉 e intendo dire che passare dalla matita a musei e nuovi media nell’arco di qualche anno è stato .. inaspettato.
Il percorso di studi “più indicato” quindi, è quello che tu deciderai di scegliere, mantenendoti aggiornata. La base delle conoscenze è importante, specie se supportata da applicazioni pratiche, ma deve potersi adattare a seconda delle occasioni che ti si presenteranno nei prossimi 3-5 anni: il mercato si sviluppa molto più velocemente del programma di studi proposto dall’università.
Quanto è importante la conoscenza del computer e dei metodi di divulgazione informatica?
Per essere una buona professionista, la conoscenza del computer è imprescindibile, come quella di una seconda lingua. I metodi informatici per la divulgazione artistica e culturale però, così come il computer, non sono altro che mezzi tecnici. Come ti ho già scritto sopra, cambiano con il passare del tempo. Il mio consiglio è di privilegiare quelli più innovativi, perché ti permetteranno di specializzarti prima dei tuoi concorrenti.
Quali sono i mestieri ai quali può aspirare un laureato in Beni Culturali?
Ti ho già chiarito come la penso sul percorso di studi. Oltretutto, credo che una volta laureata potresti valutare ulteriori specializzazioni. Nel frattempo potresti fare uno stage presso un ente convenzionato con la tua università, oppure prestare servizio volontario contattando direttamente i beni culturali e musei che ti interessano di più. E’ molto importante creare una rete di conoscenze professionali, anche in ambiti diversi, perché tornerà utile nel corso della tua carriera.
Immagine: Trittico Delle Delizie via Tumblr, Photo and Vector via Shutterstock
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